Di Anna Mazza
Viaggiare è forse una delle attività più amate dal vero appassionato d’arte. Da qualche tempo, però, le esigenze del viaggiatore sono cambiate. L’esperienza dell’arte viene ricercata anche fuori dal museo, nella quotidianità, all’interno di strutture non convenzionali. Nascono, su questa spinta, gli Art Hotel: alberghi che fungono anche da spazio espositivo e uniscono i servizi dell’accoglienza all’esperienza dell’arte e del design. Gli alberghi, che un tempo erano semplici luoghi di riposo tra una meta e l’altra, diventano così vere e proprie mete essi stessi, tappe obbligate di un viaggio all’insegna dell’arte. Questi splendidi ibridi tra museo e albergo permettono agli appassionati del settore di vivere, nel periodo di soggiorno, a stretto contatto con l’arte e, in alcuni casi, anche di dormirci dentro!
Art Hotel nel mondo
The Walled Off Hotel è un Art Hotel che può essere considerato una gigantesca istallazione artistica. Realizzato dallo street-artist Banksy, vanta di essere l’albergo con la vista peggiore del mondo. Infatti le sue dieci camere affacciano su un muro, quello di Betlemme, che dal 2002 separa lo Stato di Israele dalla Striscia di Gaza. L’albergo è totalmente dedicato al muro ed è un vero e proprio museo di manufatti che lo riguardano, è un deposito, un archivio della storia locale. Gli spazi comuni sono disseminati di opere d’arte che richiamano il tema della guerra. Anche le camere riprendono il tema del conflitto tra israeliani e palestinesi e le pareti presentano diversi interventi dello stesso Banksy.
The Walled Off Hotel; camera Artist
Nella camera Artist è riprodotto il celebre graffito della battaglia coi cuscini tra un soldato e un manifestante; Scenic ha la vista migliore sul muro; Budget è allestita come una vera caserma israeliana; Presidential è arredata di “tutto ciò di cui avrebbe bisogno un capo di stato corrotto”.
Casa Malca è una meta imperdibile per gli appassionati d’arte ma anche per gli amanti della serie tv Narcos, firmata Netflix. Infatti, questo sontuosissimo Art Hotel, situato su una splendida spiaggia di Tulum, in passato era la residenza estiva del celeberrimo narcotrafficante Pablo Escobar.
Casa Malca; Tulum
La villa, ora proprietà del collezionista Lio Malca, vanta ben 42 camere che si affacciano sulla spiaggia e che sono arredate con opere d’arte di artisti del calibro di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, prudentemente selezionate tra le più resistenti di queste, considerato l’alto tasso di umidità tropicale alla quale è soggetta Tulum e, di conseguenza, l’alto rischio di disfacimento al quale vengono sottoposte le opere. Nella hall, un vero e proprio museo in continua evoluzione, ospita spesso nuove mostre temporanee. Ciò è possibile grazie all’esperienza del suo proprietario che colleziona opere d’arte da venticinque anni.
Gramercy Park Hotel di New York è stato totalmente rivisitato nel 2006 dall’artista Julian Schnabel, che ha ristrutturato lo stile antiquato dell’albergo e lo ha disseminato di chicche da lui stesso create, come pomelli di porte in bronzo e tendaggi e biancheria da lui disegnati.
Gramercy Park Hotel; New York
L’arredamento, in bilico tra l’antico a tinte audaci e il moderno, è costituito da carte da parati damascate, tende di velluto e pavimenti a scacchiera, a contrasto con le tele contemporanee esposte. La collezione del Gramercy ha come tema centrale i maestri dell’arte americana ma non si fa mancare le eccezioni, purchè siano punte di diamante del contemporaneo.
21c Museum Hotels è una catena alberghiera statunitense in espansione, fondata dai due collezionisti Steve Wilson e Laura Lee Brown, con l’intento di rendere fruibili le loro opere d’arte e con il desiderio di trasformare in un polo d’attrazione turistica la loro città natale, Louisville. Questa è stata la prima di moltissime sedi, poi costruite anche in numerose altre città e di prossima apertura in altre.
21c Museum Hotel; Louisville; Camera Asleep in the Cyclone
All’interno della sede storica che possiede 91 camere, un ampio spazio espositivo ospita, in un nuovo format, ciclicamente, le opere dei due collezionisti. Tra le stanze per gli ospiti dell’albergo vi è, inoltre, una camera che è una vera e propria opera d’arte: Asleep in the Cyclone, un’esperienza immersiva notturna realizzata dai due artisti Jonah Freeman e Justin Lower.
Ritz-Carlton Millenia di Singapore è uno dei diversi hotel della famosa catena alberghiera di lusso Ritz-Carlton che ha deciso di aprire le proprie porte all’arte. Merita una menzione particolare, rispetto agli altri del gruppo alberghiero, perché ha investito 4.000.000 di dollari acquistando 4200 opere d’arte, delle quali il 90% realizzate appositamente per l’albergo.
Ritz-Carlton Millennia; Singapore; Cornucopia di Frank Stella
La collezione è considerata una delle più vaste del Sud-Est Asiatico e, per questo motivo, è aperta al grande pubblico oltre che ai clienti del Ritz; comprende, tra gli altri, opere di David Hockney, Andy Warhol, Dale Chihuly, Frank Stella e Zhu Wei.
Le Méridien è un’altra catena alberghiera che però si comporta in maniera differente rispetto alle precedenti. All’interno dello staff vanta, infatti, la presenza del critico d’arte francese Jerome Sans che, oltre a curare le mostre all’interno dei sontuosi Art Hotel della catena, ha sviluppato il programma Unlock Art; questo permette, agli ospiti degli alberghi Le Méridien, di accedere ai più importanti musei del mondo con la stessa tessera magnetica che apre la porta della loro camera da letto.
Le Méridien Chambers; Minneapolis
Art Hotel in Italia
Byblos Art Hotel è uno degli alberghi d’arte più belli d’Italia. L’hotel è ubicato in Valpolicella, all’interno di Villa Amistà, una struttura risalente al XVI secolo che oggi è stata totalmente ri-arredata dal suo proprietario Dino Facchini, con opere d’arte contemporanea della sua collezione personale e oggetti di design fatti progettare appositamente per il luogo. Se esternamente la Villa è rimasta ferma nel tempo, e l’unico indizio della presenza di arte contemporanea è la grande orchidea fucsia di Marc Quinn, all’interno l’antico e il moderno convivono e si mescolano in un connubio perfetto. Così un fregio composto da foto di una performance di Vanessa Beecroft si alterna alle originarie architetture trompe-l’oeil in perfetta armonia.
Byblos Art Hotel; Valpolicella
Il Byblos Art Hotel trabocca di arte contemporanea internazionale di altissimo livello e, lontanissimo dalla moderna idea di white cube, offre al visitatore un affascinante e personalissimo stile che potremmo definire barocco contemporaneo.
L’Atelier sul Mare di Castel di Tusa può essere definito il fulcro del parco culturale Fiumara d’Arte: un museo a cielo aperto che si estende per ventuno chilometri, toccando aree incontaminate e paesini arroccati della Sicilia, e regalando al viaggiatore un’opera d’arte contemporanea ad ogni sosta. L’Atelier sul Mare può essere considerata l’ultima tappa di questa caccia al tesoro all’insegna dell’arte perché non è un semplice albergo, bensì un’opera d’arte totale, frutto della collaborazione di diversi artisti.
Atelier sul mare; Castel di Tusa; Camera Terra e Fuoco
Ogni camera, infatti, è stata totalmente realizzata da un artista in ogni suo arredo, ed è quindi possibile, dopo il pellegrinaggio del giorno all’interno del parco, addormentarsi letteralmente dentro un’opera d’arte.
Casa d’Artista non è un vero e proprio Art Hotel. Si tratta di un’iniziativa del più grande antagonista degli alberghi: il sito di home sharing Airbnb, che permette in pochissimi click, e in maniera più economica, di prenotare una camera nella città che vogliamo visitare. Questo progetto è stato realizzato nel borgo favolistico di Civita di Bagnoregio, un paesino del Lazio, arroccato su uno sperone di tufo con soli dieci abitanti. Il sindaco di questo paesino da fiaba si è fatto host per rilanciare il turismo, e ha deciso di farlo con l’arte contemporanea. Un edificio a strapiombo su un dirupo, parzialmente distrutto da una frana, è stato, quindi, recuperato e trasformato in una residenza per artisti che apporteranno il loro contributo fino a trasformare la casa in un museo in miniatura.
Casa d’Artista; Civita di Bagnoregio; Arazzo di Francesco Simeti
Il primo intervento è stato realizzato dall’artista palermitano Francesco Simeti, che, ispirato dai calanchi, tipici del luogo e presenti all’interno di moltissime opere rinascimentali, ha realizzato un arazzo da interni che omaggia l’arte di Beato Angelico e Benozzo Gozzoli. All’esterno, invece, due grandi sculture di orchidee selvatiche, anch’esse tipiche del luogo, accolgono il visitatore. All’interno della casa diverse chicche viziano gli ospiti, come il tavolo d’artista che si converte in letto o in divano e moltissimi oggetti progettati da designer emergenti.
Per approfondire puoi scaricare in PDF la tesi magistrale di Anna Mazza Arte ed esperienza: dormire dentro un’opera d’arte
تعليقات