Lavorando da quasi dieci anni alla valorizzazione del patrimonio culturale milanese con il nostro progetto Leonardo a Milano, abbiamo notato negli ultimi due o tre anni un trend positivo: Milano si è finalmente svegliata, accorgendosi di avere una storia bimillenaria, di essere stata capitale dell’Impero Romano d’Occidente, di aver ospitato Leonardo e Bramante, di essere sempre stata un centro propulsore di cultura e arte ben al di là del suo naturale ruolo di centro commerciale e finanziario.
E’ giunto secondo noi il momento che i candidati alla carica di sindaco post-Expo pongano nel loro programma culturale un punto troppo spesso trascurato: la costituzione di un vero e proprio museo di Milano, in cui si possano finalmente scoprire le varie tappe della storia di Milano.
Oggi infatti la storia di Milano è frazionata tra troppi musei, anche meritori come il Museo Archeologico, ma che impediscono di avere una visione d’insieme e soprattutto non contribuiscono alla costruzione di un’identità comune, tanto più importante per integrare efficacemente le spinte positive date dalle varie immigrazioni in atto da dentro e fuori i confini nazionali.
Ci piace invece sognare un grande Museo di Milano che presenti in sale successive le varie epoche della storia di Milano:
1) la Milano Celtica, prima dei Romani
2) la Milano imperiale e cristiana di Costantino e Ambrogio
3) la gloriosa epoca comunale, di cui i Milanesi sembrano essersi dimenticati, e la nascita del ducato
4) L’Atene del Rinascimento sognata da Ludovico il Moro
5) la Milano spagnola
6) la Milano Illuminista sotto gli austriaci
7) le ansie e rivoluzioni ottocentesche, da Napoleone al Risorgimento
8) L’esplosione postunitaria
9) Fascismo e Seconda Guerra Mondiale
10) Dal dopoguerra ad oggi, da grande città a metropoli diffusa (tema importante per far capire il concetto di area Metropolitana)
Come nello splendido Museum of London, vero modello per i musei di storia cittadina, si potrebbero usare modelli e ricostruzioni fino a ricreare intere vie, per mostrare lo sviluppo urbanistico e la vita quotidiana, senza dimenticare le grandi tragedie, come la distruzione del Barbarossa, la grande peste manzoniana del Seicento e i drammatici bombardamenti del 1943.
Un simile museo sarebbe ricco di iniziative didattiche, laboratori di costruzione della memoria e di archeologia urbana, serate di cucina storica, iniziative per le scuole e le famiglie. Un centro dove accogliere tutte le associazioni e le realtà che come la nostra si occupano di valorizzare l’importante patrimonio storico-artistico di Milano. Un museo vivo collegato a doppio filo con gli archivi della città e che attinga a piene mani dalle migliori iniziative universitarie, come le belle lezioni teatrali di Storia e Narrazione di due docenti della Cattolica. Un luogo in cui la storia possa essere vissuta a tutte le età e a tutti i livelli culturali, un museo per chi è milanese da generazioni e per chi lo è appena diventato.
Per la sede, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il centro di Milano è ricco di splendidi palazzi sottosfruttati. Si potrebbero utilizzare parti del Castello Sforzesco, lo splendido Palazzo Morando, che un tempo ospitava un embrionale Museo di Milano, gli edifici medioevali di Piazza Mercanti o meglio ancora immaginarlo a Palazzo Litta in Corso Magenta, gioiello barocco di Milano, in continuità ideale col museo archeologico che gli sta quasi di fronte.
Se anche tu sogni un museo degno della storia di questa città, condividi questo post o scrivine uno tuo, non importa. L’importante è far circolare la voce, far sì che ogni candidato sindaco capisca che anche questo è un tema da non trascurare, perchè una città che non sa da dove viene è anche una città che non sa dove andare.
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