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Progettare un'esperienza audio per il turismo culturale: i podcast Listen To MI

Di Giuliano Gaia e Stefania Boiano - InvisibleStudio



Il trailer dei podcast Listen To MI prodotti da InvisibleStudio per le Case Museo di Milano - video by Icastica.


Creare i podcast "Listen To MI" per le Case Museo di Milano è stato un progetto affascinante che ha richiesto un'accurata pianificazione e un approccio innovativo.


Durante la fase iniziale iniziale del progetto, abbiamo effettuato un'ampia ricerca sui bisogni culturali dei turisti italiani e stranieri, sia con strumenti quantitativi che qualitativi.


  • Dal punto di vista quantitativo abbiamo erogato un questionario online in collaborazione con l'Università IULM di Milano a 553 turisti italiani e 222 turisti stranieri, principalmente giovani, per capire come fosse percepita Milano e quali luoghi culturali fossero già noti.

  • Dal punto di vista qualitativo abbiamo fatto colloqui approfonditi con turisti secondo la metodlogia degli "utenti estremi" tipica del Design Thinking. Questo approccio empatico ha guidato l'intero processo creativo, assicurando che i contenuti fossero pertinenti e coinvolgenti per il nostro pubblico.

Sulla base dell’analisi delle risposte del questionario e delle interviste sono stati elaborati sei temi principali:


  1. Arte contemporanea

  2. Design

  3. Musica

  4. Letteratura

  5. Architettura

  6. Moda

I sei temi sono stati identificati come particolarmente significativi per Milano e al tempo stesso per il pubblico potenziale, andando a lavorare su un legame già percepito tra la città e Moda, Design e Musica, e rafforzando il legame con Arte contemporanea, Architettura (soprattutto novecentesca) e Letteratura, ponendo l’accento per quest’ultima anche sull’industria editoriale e sulle librerie.


A questo punto si è proceduto all’identificazione e all’invito di 21 guest speaker, tutti esperti dei rispettivi temi, e cioè:


  • Arte contemporanea

    • Vincenzo Trione (critico d’arte del Corriere della Sera, preside della facoltà di Arti, Turismo e Mercati all’Università IULM di Milano

    • Angela Vettese (storica dell’arte)

    • Anna Zegna (Presidente Fondazione Zegna)

    • Minjung Kim (artista contemporanea)

  • Design

    • Chiara Alessi (storica del design)

    • Anty Pansera (storica del design)

    • Alessandra Baldereschi (designer)

    • Luca Nichetto (designer)

    • Salvatore Gregorietti (grafico)

  • Musica

    • Enrico Ruggeri (cantautore)

    • Petra Magoni (cantante jazz)

  • Letteratura

    • Alberto Saibene (scrittore e professionista dell’editoria)

    • Alberto Rollo (scrittore)

    • Edgarda Ferri (scrittrice)

    • Stefano Bartezzaghi (scrittore)

  • Architettura

    • Fulvio Irace (storico dell’architettura)

    • Alessia Garibaldi (architetto)

  • Moda

    • Carla Sozzani (fondatrice Corso Como 10)

    • Satoshi Kuwata (stilista)

    • François Berthoud (illustratore di moda)

    • Fabio Quaranta (stilista)

La scelta degli ospiti si è basata innanzitutto sulla loro capacità di esprimere una visione interessante su Milano e di non essere scelte banali o scontate; in particolare si è insistito su persone che venissero da fuori Milano o avessero avuto esperienze all’estero o con stranieri, in modo da poter offrire un’angolatura più prospettica sulla città.


Per la strutturazione degli itinerari, abbiamo adottato un approccio tematico, organizzandoli per quartieri (Brera, Porta Venezia, Scalo Romana ecc.) e temi specifici (Portaluppi, il Jazz, ecc.). Questo ha permesso di creare percorsi che esplorassero in modo approfondito vari aspetti della città e delle sue offerte culturali. Gli itinerari sono stati accuratamente progettati, scegliendo case museo specifiche e costruendo intorno a esse una rete di collegamenti con altri luoghi culturali e quartieri. Questo ha permesso ai visitatori di scoprire diversi aspetti di Milano, inclusi quartieri meno conosciuti ma ricchi di offerte culturali.


Uno degli obiettivi principali era creare contenuti di lunga durata, atemporali e di alta qualità. In questo senso, i podcast sono stati concepiti per essere sempre attuali e interessanti, indipendentemente dalle tendenze del momento.


L'idea per il format dei podcast è nata osservando il successo di un progetto simile che avevamo realizzato nel 2009 a Malta, dove interviste a personalità culturali hanno generato racconti avvincenti, che vengono ascoltati ancora oggi. In particolare, abbiamo scelto di adottare un approccio di "stream of consciousness", che si è rivelato estremamente efficace nel trasmettere l'essenza e lo spirito dei luoghi in modo poetico.


La produzione di questi podcast ha richiesto un impegno significativo, soprattutto in termini di montaggio. Abbiamo infatti preferito non limitarci a domande prestabilite, permettendo ai narratori di esprimersi liberamente. Questo ha creato un dialogo basato sull'emozione, rendendo i podcast un viaggio attraverso le esperienze personali e le percezioni dei narratori.


Un elemento cruciale è stato la creazione del team di produzione. Un gruppo di persone con competenze diverse ha collaborato al progetto, ognuno con un ruolo ben definito. L'organizzazione e la distribuzione dei ruoli sono state fondamentali per il successo del progetto.


Per le voci di raccordo (speaker, voce della sigla, voce delle informazioni pratiche) abbiamo selezionato voci che potessero catturare l'attenzione del pubblico con un tono caldo e rassicurante, evitando voci troppo impostate. Questo approccio mirava a offrire ai visitatori un'esperienza unica e coinvolgente, una sorta di passeggiata nostalgica e poetica attraverso le meraviglie culturali di Milano.


La traduzione dei contenuti in inglese ha rappresentato un'ulteriore sfida. Siamo partiti da una traduzione professionale e successivamente abbiamo adattato il linguaggio per renderlo più colloquiale e in linea con lo stile dei podcast. Questo processo ha coinvolto un ulteriore passaggio di localizzazione e adattamento da parte di madrelingua.


Per le voci inglesi, abbiamo scelto madrelingua inglesi residenti a Milano, con una buona conoscenza dell'italiano. Questo ha garantito una corretta pronuncia delle parole italiane e una comprensione autentica della città. La familiarità dei narratori con Milano ha aggiunto un livello di profondità e contesto alle loro narrazioni, rendendo l'esperienza dei podcast più ricca e immersiva.


Infine, il nostro obiettivo non era sostituire le guide audio tradizionali, ma offrire un'esperienza complementare basata su impressioni e consigli personali. In questo modo, i podcast "Listen To MI" sono diventati una guida emotiva e personale per esplorare la città.




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