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Smart Retail Now: il futuro dei negozi. E anche dei musei?

La nostra Marika Molteni ha recentemente partecipato a Smart Retail Now, un interessante evento dedicato alle nuove tecnologie per la gestione del cliente in una moltitudine di contesti: negozi, parchi a tema, aeroporti e navi da crociera (puoi leggere il report completo in PDF)

Gli esempi nella giornata sono stati molti: dalla catena di negozi Bata che cerca di ampliare la conoscenza digitale del cliente sia online che nel momento in cui entra in negozio, a Costa Crociere che dialoga con gli utenti tramite robot guidati da sistemi di intelligenza artificiale, a Disneyland (soprannominata Dataland dai giornalisti americani) che traccia con un bracciale tutti i comportamenti e permette tutti i pagamenti, creando un’esperienza utente fluida e senza interruzioni (fino probabilmente al momento in cui arriva a casa il conto della carta di credito).

Se tutte queste tecnologie, in buona parte ancora sperimentali, possono sembrare a volte intrusive o preoccupanti, in realtà il principio alla base è la centralità del cliente/consumatore e usare il digitale per migliorarne l’esperienza e al tempo stesso massimizzarne la spinta all’acquisto. Conoscere il cliente per renderlo più soddisfatto e più propenso all’acquisto: questo è l’obbiettivo.

Sicuramente in un prossimo futuro queste tecnologie avranno una ricaduta anche sui musei, e non sarà un male. Non soltanto perché, nel nuovo scenario di fondi pubblici sempre più esigui, massimizzare le rendite dei musei permette una maggiore operatività e indipendenza culturale, ma anche perché conoscere meglio il visitatore e personalizzare l’offerta significa garantire un’esperienza culturale migliore, più piacevole e più efficace, e per questo continueremo a monitorare su questo sito le tecnologie anche prima che vengano applicate in ambito museale.

Update: è appena emerso che tre grandi musei inglesi (National Gallery e National History Museum di Londra e National Railway Museum di York) hanno sperimentato il tracciamento wi-fi degli utenti, una tecnologia usata da molti negozi tra cui Bata, per creare “mappe di interesse” degli utenti. Le tecnologie dei retailer stanno quindi già arrivando nei musei! Leggi l’articolo completo (in inglese) su Come i tre musei hanno tracciato gli utenti 

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