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Il nuovo archivio ASPI tutto digitale

Abbiamo partecipato alla presentazione di “Le scienze della mente on-line: un nuovo portale per gli archivi storici della psicologia italiana- ASPI – Archivio Storico della Psicologia Italiana lo scorso 14 maggio 2015, e con Giuliano Gaia abbiamo portato il nostro punto di vista sulle nuove tecnologie a partire dalla nostra esperienza come organizzatori di Arteq Summit.


L’archivio storico è stato completamente aggiornato, rielaborato e ottimizzato in un sistema di ricerca online consultabile previa registrazione, e sono molte le novità che fanno di questo portale un esempio di ottimizzazione per la ricerca di fonti storiche.

In effetti la catalogazione e la ricerca di dati è un processo molto più comune di quello che si pensi. Ogni giorno utilizziamo archivi digitali come il motore di ricerca Google, o rimpinguiamo i dati del web uplodando foto personali nei social network, e la facilità con cui compiamo queste azioni ci illude di usare un sistema informatico per nulla complesso.

Seppur in scala molto più ridotta, abbiamo compreso con il lavoro computo dall’ASPI come la qualità dell’archiviazione influenzi la bontà dello studio didattico.

Con il rinnovamento della piattaforma, nonché dell’architettura informatica e della grafica, i contenuti sono più chiari e più facilmente fruibili, grazie al fatto che gli archivi vengono contestualizzati e valorizzati relazionando tra loro i dati.

Tutto questo permette di rendere la navigazione non solo più user-friendly ma soprattutto di affinare le ricerche e renderle più smart arricchendole di contenuti storici correlati.


Aspi

Il back-end del sistema CollectiveAccess


Il motore del sistema è il software CollectiveAccess, programma  per la gestione digitale del patrimonio archivistico, bibliografico e museale,  personalizzato secondo le esigenze dell’Aspi da Promemoria Group, essendo un software totalmente open source.

Ma la  novità più interessante dell’archivio è la possibilità di utilizzare nella ricerca un motore semantico di ultima generazione chiamato Tykli.

Interpretando il contenuto dei documenti con questo motore, i risultati della ricerca saranno oltre che più ricchi, anche qualitativamente più completi  grazie a relazioni elaborate e logiche: una ricerca più smart quindi.

Il motore semantico è ancora in versione beta e ancora poco integrato dal punto di vista grafico con il portale, ma il lavoro non è ancora terminato e l’ASPI ci tiene a precisare che nei prossimi mesi ci saranno importanti aggiornamenti atti a migliorare l’esperienza utente e la bontà delle ricerche.

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